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di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.  Leggi il Disclaimer»

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TUMORE RENALE

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Tumore del Rene

Il tumore renale si origina dalla proliferazione caotica di cellule renali. Non esiste  prevenzione per il tumore del rene. L’esecuzione annuale di un’ecografia renale (non raccomandata dalle linee guida), spesso viene eseguita per la prevenzione della calcolosi permette una diagnosi precoce del tumore al rene. Spesso reperto occasionale anche in corso di ecografia dell’addome per altre patologie.

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TUMORE RENALE

Massa tumorale polo superiore rene sn

Sintomi

Il tumore renale localizzato non dà sintomi specifici e anche per questo la diagnosi è di solito incidentale, cioè avviene per caso durante esami eseguiti per altri motivi.

 

Il tumore del rene è generalmente asintomatico se non in fase avanzata. I sintomi classici sono tre: una massa palpabile nell’addome malattia avanzata con volume della malattia superiore ai 10 cm, sangue nelle urine (ematuria)per infiltrazione della neoplasia e dolore localizzato a livello lombare (emorragie intratumorali).

 

Ci sono poi i sintomi definiti sistemici o paraneoplastici che interessano tutto l’organismo e sono causati da sostanze prodotte dal tumore del rene. Si tratta per esempio di perdita di peso, marcata stanchezza, febbriciattola, anemia, ipertensione e ipercalcemia.

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Sintomi Tumore Renale

  • Ematuria:Sangue misto ad urine
  • Perdita di peso improvvisa
  • Perdita di appetito
  • Massa palpabile nell’addome
  • Dolore lombare
  • Febbre serotina: 37°5-37°9 solo la sera

Sintomi Tumore RenaleSintomo più frequente e precoce è sangue misto ad urine

Sintomi Tumore Renale

Sintomo più frequente e precoce è sangue misto ad urine

Epidemiologia e Cause:

Il tumore renale è uno dei più diffusi, ma ha rispetto ad altri organi una prognosi migliore. Si stima che il rischio di sviluppare un tumore del rene sia pari a 1 su 40 negli uomini e a 1 su 91 nelle donne (dato AIRC.
Se individuato precocemente la sopravvivenza a 5 anni è superiore al 90%. Raramente, nel 2% dei casi il tumore è bilaterale.
Il più frequente è il carcinoma alle cellule chiare, presente negli adulti di sesso maschile tra i 50 e 70 anni.

 

Le cause di questo tipo di cancro sono sconosciuti,  ma alcuni fattori possono aumentare le possibilità del suo sviluppo:

  • avere precedenti familiari di questa patologia,
  • rene policistico, o multicistico
  • sindrome di Von Hippel-Lindau, una patologia di carattere ereditario trasmessa con il gene VHL, che genera la formazione di tumori in vari organi caratterizzati da ipervascolarizzazione, che prova

Il principale e il più diffuso fattore di rischio è il tabagismo: il numero di sigarette fumate e gli anni di esposizione sono proporzionali all’aumento del rischio di malattia.

Altri fattori di rischio importanti sono:

  •  L'obesità 
  • L’ipertensione arteriosa.
  • L'esposizione cronica ad alcuni metalli pesanti e sostanze particolari come cadmio, fenacetina e trielina 

Complicazioni

Se non diagnosticato precocemente può portare:

  • Ipertensione arteriosa
  • Metastasi organi viciniori (surrene) a distanza ( fegato, polmone, cervello, osso, 
  • Insufficienza epatica (metastasi)
  • Poliglobulia (elevati livelli di globuli rossi)
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Stadio Tumore del Rene

Stadio Tumore del Rene

Stadiazione:

I tumori renali si classificano per stadio di gravità:

  • Stadio I: il tumore è limitato al rene con diametro massimo di 7 cm;
  • Stadio II: il tumore è confinato al rene, ma con diametro > 7 cm;
  • Stadio III: un tumore di qualsiasi dimensione che ha metastasi linfonodali o che infiltra il grasso perirenale o si estenda all’interno delle vene renali con colata neoplastica nella Cava
  • Stadio IV: il cancro si è diffuso agli organi vicini (surrene), ha oltrepassato il grasso intorno all'organo oppure ha dato metastasi a distanza (al fegato, polmoni, al cervello). Si estende all’interno delle vene renali con colata neoplastica nella Cava (Trombo neoplastico)

 

Distribuzione delle metastasi:

  • Tramite vasi linfatici regionali
  • Tramite vasi sanguigni,
  • Nel polmone,
  • Nel fegato
  • Nelle ossa,
  • Nel surrene,
  • Nel cervello,
  • In misura minore nell'altro rene.

Classificazione:

Dal punto di vista istologico:

 

TUMORI MALIGNI:

  • Tumore del rene a cellule chiare Adenocarcinoma a cellule chiare, detto anche ipernefroma maligno o tumore di Grawitz maligno). È la forma più diffusa di tumore del rene e origina dalle cellule della mucosa dei tubuli renali. Le metastasi tendono ad essere in rapporto alle dimensioni del tumore: meno del 10% dei pazienti con neoformazioni di diametro inferiore a 5 cm. manifesta metastasi a differenza dell’80% di quelli con tumori del diametro superiore a 10 cm;
  •  Carcinoma cromofobo delle cellule renali,  sottotipo raro di carcinoma delle cellule renali, che origina dalle cellule intercalate dei dotti collettori;
  • Carcinoma papillare ereditario delle cellule renali (CCRPE, tipo I e II). Costituisce circa il 15% dei tumori renali. Trattandosi di una malattia genetica ereditaria, se un parente ne ha sofferto, l’identificazione di questi soggetti ad alto rischio consente di iniziare un’adeguata sorveglianza, che significa una diagnosi precoce e un netto miglioramento della prognosi.
  • Sarcomi che originano in tessuti al di fuori del rene (liposarcomi, fibrosarcomi, angiosarcomi leiomiosarcomi, rabdomiosarcomi,). Il sarcoma a cellule chiare del rene è un tumore renale raro, genetico, che origina dalla midollare renale e crea spesso un invasione vascolare. Sintomi simili metastatizzazione frequente.

Tumori benigni:

Natura epiteliale (Cisti e Adenomi), anche se benigni, gli adenomi renali devono essere trattati come fossero carcinomi, possibile degenerazione.
Natura connettivale (Fibromi, Fibroangiomi).
Natura Mista : Angiomiolipoma è un tumore benigno di solito confinato al rene è composto da tre componenti cellulari:   vascolare (angio), muscolare (mio), lipidica (lipoma).

Trattamento e Tecniche Chirurgiche:

L’intervento chirurgico a cielo aperto, laparoscopico, robotico è l’unico trattamento per raggiungere una guarigione. La tecnica chirurgica più appropriato è scelto dal chirurgo tenendo conto delle dimensioni del tumore e dell’eventuale presenza di metastasi polmonare, che spesso è polmonare omolaterale, dell’età e comorbilità. La decisione chirurgica va sempre discussa con il paziente spiegando i vantaggi e le eventuali possibili complicanze di ogni tecnica.

  • Nefrectomia radicale: È l’intervento di asportazione radicale del rene. L’estensione dell’intervento dipende dalla localizzazione e delle dimensioni del tumore. La tecnica oggi più usata e quella laparoscopica che rispetto alla tecnica robotica ha un minor impatto sui costi. La tecnica oggi più usata e quella laparoscopica che rispetto alla tecnica robotica ha un minor impatto sui costi. La tecnica chirurgica a cielo aperto e riservata a masse tumorali di notevole dimensioni con metastasi polmonari omolaterali, o con invasione della vena renale e della cava. La tecnica chirurgica a cielo aperto e riservato a masse tumorali di notevole dimensioni con metastasi polmonari omolaterali, o con invasione della vena renale e della cava.
  •  Nefrectomia parziale: o Nefrectomnia “Nephron Sparing” consite nel rimuovere il tumore e una piccola parte di rene sano per evitare di avere dei margini positivi.adiacente ad esso per garantire la completa eradicazione della malattia e al tempo stesso mantenere una buona funzionalità renale residua. La tecnica attualmente più in uso è quella laparoscopica o laparoscopica robot assistita. Può essere eseguita:

 

  1. con clampaggio dei vasi: provvisoria chiusura dei vasi arteria e vena renale, vantaggio: minor rischio di sanguinamento, svantaggio: se l’asportazione della neoformazione dura a lungo il danno ischemico al rene residuo rischia di vanificare l’intervento conservativo.
  2. senza clampaggio dei vasi: solo in mano di laparoscopisti esperti, permette di enucleare la neoformazione senza creare una sofferenza al rene dovuta all’ischemia legata al clampaggio vascolare

 

Il vantaggio delle chirurgie laparoscopiche rispetto a quelle open, sono una degenza più breve, nessun taglio deturpante, una ripresa più veloce, assenza di dolore.

Embolizzazione: 

Questa procedura consente di bloccare l’afflusso di sangue al tumore. Si utilizza soltanto in caso di emorragie gravi in pazienti non operabili. Il radiologo interventista tramite l'arteria femorale, a livello inguinale, un catetere e, sotto controllo radiografico, lungo le arterie iliache e l’aorta fino a introdurne l’estremità all’interno dell’arteria che alimenta direttamente il rene. Attraverso il catetere viene inietta. una sostanza che blocca l’afflusso di sangue al tumore

Crioterapia:

La crioterapia è una tecnica che sfrutta le proprietà ablative del freddo e consente di distruggere in maniera selettiva e completa aree tumorali di diversa forma ed estensione. La crioterapia viene utilizzata da diversi anni in tutto il mondo per trattare diversi tipi di tumore e vari studi hanno dimostrato che è estremamente efficace nel distruggere i tumori renali proteggendo la parte di parenchima sano.

Termoablazione:

La termoablazione percutanea dei tumori renali è una tecnica che permette di trattare il cancro ai reni senza dover effettuare ampie incisioni per raggiungerlo. Per farlo, la termoablazione percutanea utilizza il calore generato da opportuni elettrodi introdotti attraverso la parete addominale . La termoablazione percutanea dei tumori renali è indicata in presenza di masse tumorali di piccole dimensioni. Per tumori più grandi è invece necessario ricorrere alla chirurgia.

Decorso post operatorio

Il paziente viene incoraggiato a mobilizzarsi quanto prima. Viene applicato un tubo di drenaggio, che viene rimosso dipende dalla tecnica chirurgica dopo 1/3 giorni dall’intervento.

La degenza in ospedale di solito 2 -3 giorni dopo una chirurgia robotica o laparoscopica e 7-10 giorni circa dopo chirurgia a cielo aperto “open”. Possibili complicanze che possano prolungare il tempo di degenza.

A casa al paziente viene consigliato riposo e cure, deve evitate un’attività fisica stressante o sforzi fisici eccessivi (sollevare pesi) e una dieta equilibrata.

Il trattamento dei tumori in stadio avanzato

La chirurgia può essere presa in considerazione per rimuovere alcune metastasi a distanza. Va valutato lo stato di salute del paziente, della sede e del numero delle metastasi, il tempo d’ insorgenza dalla malattia. È sempre la valutazione di un team multidisciplinare che valuta l’indicazione all’intervento per rendere il paziente libero da malattia per poter essere trattato dall’oncologo con le chemioterapie specifiche. Qualora siano presenti metastasi diffuse, è stato dimostrato che la nefrectomia radicale non prolunga la sopravvivenza.

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