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di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.  Leggi il Disclaimer»

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Neoplasia o Tumore Vescicale
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Neoplasia Papillare della VescicaVisione endoscopica (cistoscopia) di un tumore vescicale

Neoplasia Papillare della Vescica

Neoplasia Sessile della VescicaLe neoplasie sessile spesso sono infiltranti

Neoplasia Sessile della Vescica

Visione endoscopica (cistoscopia) di un tumore vescicale

Le neoplasie sessile spesso sono infiltranti

Immagini endoscopiche

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CistoscopiaVisione endoscopica neoplasia vescicale parete laterale destra

CistoscopiaVisione endoscopica neoplasia vescicale papillare parete anteriore

CistoscopiaVisione endoscopica neoplasia vescicale parete anteriore

Definizione

Il tumore della vescica o neoplasia uroteliale della vescica 

 

E' la trasformazione in senso maligno delle cellule dell'urotelio, struttura che riveste tutta la superficie interna dell'apparato urinario, quindi uretra, vescica, uretere e rene.
E' l'urina a contatto con le pareti dell'urotelio, carica di prodotti di degradazione idrocarburi (sigarette), coloranti, ecc ad essere la causa della formazione della neoplasia.

Epidemiologia
  • 3 % di tutti i tumori, è secondo solo al tumore della prostata
  •  Più comune tra i 60 e i 70 anni 
  • 3 volte più frequente negli uomini che nelle donne. 
  •  Il tumore della vescica è superficiale nell'85 % dei casi, infiltrante nel 15 %. 
  • Secondo Dati del Registro Tumori, nel 2017 in Italia,  stimati circa 27.000 casi di neoplasia vescicale, sia infiltranti che superficiali. Sopravvivenza a 5 anni, in Italia, è di circa l’80% 
  • Molto frequente la probabilità di recidiva – cioè della ricomparsa della neoplasia  a distanza di tempo.
  • Possibile la recidiva anche se il paziente è stato sottoposto a chemioterapia con installazione vescicale con antiblastici. 
  • Il carcinoma a cellule di transizionale  costituisce circa il 95% dei casi.
  • L'adenocarcinoma e il carcinoma squamoso primitivo, molto meno frequenti.
Fattori di Rischio
  • Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio. 
  • Esposizione cronica alle ammine aromatiche e nitrosamine 
  • Frequente nei lavoratori dell'industria tessile,
  • Chi utilizza coloranti (carrozzieri, parruchieri),
  • Lavoratori della gomma e del cuoio,
  • Radioterapia a livello della pelvi, piccolo bacino ( prostata, retto)
  • Farmaci come la ciclofosfamide e la ifosfamide 
  • Infezione da parassiti come Bilharzia e Schistosoma haematobium, 
  • La dieta : fritture e grassi consumati di frequente.
  • Componente genetica, non eriditaria ma familiare, quale fattore predisponente.
Sintomatologia

 Sono comuni anche ad altre malattie che colpiscono l'apparato urinario

  • Ematuria ( sangue nelle urine) con emissione di coaguli
  • Sintomi cistitici:  la sensazione di bruciore alla minzione 
  • La difficoltà e il dolore a urinare,
  • Facilità a contrarre infezioni. 
  • Questi disturbi possono diventare più o meno importanti.

 

Diffusione del tumore:
Localmente
Distanza
per via linfatica (linfonodi) 
per via ematica, raggiungendo i polmoni, il fegato e le ossa.

 

Comportamento non prevedibile per quanto riguarda le ricadute, l'aggressività e le metastasi.

Diagnosi

 

Ecografia apparato urinario, spesso neoplasia scoperta come reperto occasionale, serve a valutare il coinvolgimento degli organi viciniori o se presente una idronefrosi (dilatazione dell'uretre e della pelvi).

 

Cistoscopia consiste nell'introduzione di uno strumento a fibre ottiche nella vescica attraverso l'uretra che pur essendo fastidiosa è necessaria sia per la diagnosi che per i controlli nel tempo
Citologia urinariada eseguire per tre giorni consecutivi, ma evidenzia sono neoplasie di alto grado
L' UroTc con mezzo di contrasto (m.d.c.)  o Tc addome pelvi con m.d.c., serve a valutare infiltrazione locale della parete vescicale, o patologia extra vescicale (metastasi)

 

Indagini di secondo livello

 

La PET - TC serve a valutare  patologie extravescicale, o per valutare la radicalità della resezione endoscopica (TURV) 
Scintigrafia ossea sono utili per valutare se presenti metastasi osse

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TNM neoplasia vescicaleIl TNM riguarda il grado di infiltrazione della neoplasia vescicale

TNM neoplasia vescicale

Il TNM riguarda il grado di infiltrazione della neoplasia vescicale

Trattamento Chirurgico

La  resezione transuretrale delle neoformazioni vescicali, (TURB - TURV) è la prima scelta, in caso di neoformazioni superficiali. La resezione endoscopica viene anche utilizzata per la stadiazione del tumore vescicale, cioè per capire qual'è il grado di infiltrazione della neoplasia.

 

La cistectomia radicale (asportazione dell'organo totale) viene effettuata solo in condizioni di malattia avanzata o per neoplasia infiltrante.
La cistectomia radicale più UCS (ureterocutaneostomia bilaterale) serve a drenare le urine all'esterno, si esegue abboccando  gli ureteri alla cute.
La cistectomia radicale con derivazione sec. Bricker, è un altro tipo di derivazione con interposizione di un' ansa intestinale ileale di 20 cm, che viene abboccata da una parte alla cute (stomia)  mentre gli ureteri vengono anastomizzati al fondo dell'ansa.

La cistectomia radicale con neovescica ortotopica, E' la soluzione che crea una minor menomazione al paziente. La nuova vescica viene totalmente ricostruita utilizzando 60 cm di Ansa intestinale ideale opportune opportunamente riconfigurare in modo da ottenere un serbatoio a bassa pressione, di capienza adeguata a contenere l'urina tra le minzione.

a seconda dello stadio clinico, dell'aggressività e del tipo di tumore. Alta efficacia ha inoltre, nel carcinoma in situ, soprattutto per evitare che la malattia si ripresenti, il trattamento intravescicale con il bacillo di Calmette-Guerin (BCG, lo stesso che si usava per vaccinare contro la tubercolosi) che, depositato direttamente nella vescica sulle lesioni neoplastiche, ne provoca l'eliminazione.

 

L'approccio terapeutico oggi comunque prevede interventi combinati, che possono vedere impiegati, in combinazioni varie, chirurgia, chemioterapia o immunoterapia e radioterapia.

Altri Trattamenti

 

In base allo stadio clinico della malattia, dell'aggressività  del tipo di tumore possiamo scegliere una vasta gamma di terapie o singole  combinate.

 

La terapia più comunemente usata è l'instillazione endovescicale di farmaci in vescica tramite un piccolo catetere. Può essere utilizzati  farmaci antiblastici come la Mitomicina C, o un farmaco come il bacillo di Calmette Guerin (BCG), detta anche immuno-chemioterapia.
Alcune volte possono essere utilizzate in sequenza sia la Mitomicina C che il BCG.

 

L'approccio terapeutico oggi comunque prevede interventi combinati, che possono vedere impiegati, in combinazioni varie, chirurgia, chemioterapia o immunoterapia e radioterapia.

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