Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione
di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer»
TUMORE DEL TESTICOLO
SINTOMI
Aumento di volume, con presenza di un nodulo palpabile spesso dolente (rapida insorgenza), con sensazione di pesantezza, in assenza di febbre.
Anche una progressiva diminuzione del volume del testicolo in assenza di dolore può essere un segnale di neoplasia del testicolo.
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NEOPLASIA TESTICOLOnodulo o tumefazione spesso dolente
NEOPLASIA TESTICOLO
nodulo o tumefazione spesso dolente
Un’incidenza superiore a 2000 casi all’anno nel 2020, questo tumore è appannaggio della popolazione giovanile tra i 15 e i 35 anni. Molto raro nella popolazione over 50. La sopravvivenza è complessivamente superiore al 93% / 94%
Se la diagnosi è precoce la guarigione è del 99%.
Sicuramente un’adeguata educazione sessuale a scuola, spiegando l’importanza dell’autopalpazione del testicolo nell’uomo, come l’autopalpazione del seno nella donna.
Mentre nella donna esistono dei programmi di prevenzione per il seno, purtroppo non esistono programmi di prevenzione per quanto riguarda il testicolo.
Importante, quando un paziente si presenta con un dolore testicolare, anche in assenza di noduli palpabili o in presenza di patologie infiammatorie (epididimiti, orchite, orchiepididimite) procedere ad un primo esame ecografico. In caso di sospetto all’ecografia si procede con i marcatori tumorali Alfa feto proteina, beta HCG, LDH, ed a un eco-color-doppler testicolare.
Si può procedere inoltre dopo aver effettuato una diagnosi istologica, è una Tac Torace Addome Pelvi con mezzo di contrasto per lo studio delle stazioni linfonodali ed eventuali metastasi.
La PET TC può essere utile per il monitoraggio della malattia a distanza.
I tumori testicolari si distinguono in:
Tumori che originano dalle cellule germinali:
A. Tumori seminomatosi: sono circa il 50% e, e hanno un decorso favorevole.e sono legati alla trasformazione maligna delle cellule germinali, quelle che danno origine ai spermatozoi.
B. Tumori non seminomatosi: sono i carcinomi embrionali, i coriocarcinomi, i teratomi, I tumori del sacco vitellino.Di solito si manifestano tra i 15 e i 30 anni.
C. Tumori a forme germinali miste: Più frequente dopo i 40 anni dove coesistono forme seminomatosa a forme non seminomatose
D. Neoplasie intra-epitelili (TIN)
Tumori che originano dalle cellule non germinali, che sono a partenza stromale
A. Dello stroma gonadico sono:
· Tumore delle cellule di Leydig
· Tumore delle cellule del Sertoli
B. Gonadoblastoma
C. Neoplasie varie:
· Adenocarcinoma
· Carcinoidi
· Linfomi
· Neoplasie mesenchimali
STADIO CLINICO TUMORE DEL TESTICOLOESTRATTO DALLE LINEE GUIDA AIOM 2021
STADIO CLINICO TUMORE DEL TESTICOLO
ESTRATTO DALLE LINEE GUIDA AIOM 2021
Il primo intervento consiste nell’orchifunicolectomia: incisione inguinale, con asportazione del testicolo e del funicolo fino all’anello inguinale interno. Spesso dopo il colloquio preliminare e il suo consenso in alcuni casi viene posizionata una protesi testicolare in silicone di dimensioni idonee per l’estetica della borsa scrotale. Alcune volte questo rimane l’unico intervento che risulta risolutore ed è solo dopo la risposta dell’esame istologico che l’oncologo decide se mantenere una vigile sorveglianza o proseguire nei vari trattamenti che di seguito elencheremo.
DOPO LA RISPOSTA DELL’ESAME ISTOLOGICO, E IN BASE ALLO STADIO DELLA MALATTIA SI PUO’ PROCEDERE CON:
Prima di iniziare qualsiasi percorso e necessario eseguire un processo decisionale “Decision Making”. Un team multidisciplinare di esperti strutturerà il processo decisionale per definire la proposta terapeutica più idonea al paziente, coinvolgendolo per aiutarlo a scegliere la strategia migliore consapevoli che si tratta di una malattia guaribile (vicino al 100% dei casi) e che la strategia post chirurgica impatta esclusivamente sul rischio di recidiva e non sulla sopravvivenza complessiva.
Devono essere considerati gli aspetti demografici, psicologici, sociali e culturali del paziente devono essere valutati i fattori di rischio della malattia nonché rilevante e l’esperienza acquisita dal centro di riferimento per la proposta della strategia più idonea.
È utile che clinici con competenze specifiche in tali malattie discutano con il paziente vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni disponibili.(estratto dalle linee guida 2021 AIOM)
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di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer»